sabato 11 gennaio 2014

I giovani di Virzì e i miei

Sarà che sono una detestabile ottimista, persino contro me stessa. Ma di Virzì mi sono rimasti i giovani.

Ha ragione il mio interlocutore, l'imprenditore con il quale ho visto "Il capitale umano" per lavoro (uno dei lavori più belli del mondo, ricordate): quei giovani sono un miracolo.

Immersi nella zizzania, spuntano testardi come fiori. Il capitale umano sembra perduto, sprecato, calpestato. Eppure loro sono più resistenti di tutto.

Quando esco dal cinema, dovrei essere stizzita. Furibonda. Schifata. Invece, sono solo grata a quei giovani, specchio di tanti ragazzi che ho conosciuto, con un sogno ostinato, che sia l'amore o l'Amore.

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